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Capello su Allegri: “Alla Juve in stile Ferguson? La Serie A non è pronta”

Capello su Allegri – L’incertezza sul futuro tecnico della Juventus – appeso alla qualificazione in Champions League – ha alimentato i rumors su un possibile ritorno di Massimiliano Allegri. Sulla questione ha parlato l’ex tecnico bianconero Fabio Capello a La Gazzetta dello Sport, interrogato su un ipotetico futuro del livornese sulla panchina della Juve alla Ferguson. Idea che non lo convince: “Il nostro calcio non è culturalmente attrezzato per un modello genere Ferguson e penso che alla fine ognuno cercherà di difendere il suo orticello, ma poi bisognerebbe spiegare bene di che cosa si tratti e se sia compatibile con l’attualità”.

IL MODELLO FERGUSON – “Ferguson, come Wenger, diede un’impronta fortissima al suo club. Era il capo assoluto dello United. Lavorava poco sul campo, dove delegava uno staff che eseguiva alla lettera i suoi ordini. Anche Wenger aveva il controllo totale, sebbene soprattutto nei primi anni sul campo fu decisamente più presente rispetto a Ferguson. Parliamo però di un calcio anni Novanta e primo decennio del secolo attuale. Il football è cambiato e sta cambiando soprattutto su due versanti: tecnologia e comunicazione. I social sono una realtà con cui un tecnico contemporaneo deve per forza confrontarsi”.

IL MONDO CIRCOSTANTE – “Allenare i social? In realtà bisogna confrontarsi con mogli, fidanzate, influencer e via dicendo. Con le rose composte da venticinque giocatori, devi fare i conti con il mondo che ciascun calciatore si porta dietro”.

Capello su Allegri, le parole dell’ex allenatore

LA STRADA DA SEGUIRE – “La definizione e il rispetto dei famosi tre ruoli, presidente, direttore sportivo e allenatore, mi pare ancora la strada da seguire. Il lavoro sul campo per un tecnico è più profondo e impegnativo di un tempo. Se guardiamo al Manchester City di Pep Guardiola, non possiamo che ricavarne questa impressione: si vede l’opera quotidiana di chi sta sempre sul pezzo. Perché poi, e qui passiamo all’aspetto tecnologico, un allenatore è connesso in modo permanente a computer e tablet. Ci sono algoritmi e statistiche. Si gioca e si viaggia molto di più rispetto al passato. Come fai a essere manager in senso ampio?”.

STILE FERGUSON IN ITALIA – “Penso che Roberto Mancini nell’esperienza al Manchester City si sia mosso verso quella direzione”.

CALCIO POST-COVID – “La pandemia è stata una tragedia umanitaria, ha messo in ginocchio le economie mondiali e ha aperto crisi profonde in tutti i club europei. L’unico aspetto positivo di questi mesi terribili è stato che con i cinque cambi, almeno in Italia, ci sono stati maggiori spazi per i giovani. Rappresentano il nostro futuro”.

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fonte: ilbianconero.com

Questo post è stato pubblicato il 1 Maggio 2021 12:56

Leonardo Costa

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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