La svolta al Mondiale. A Leandro Paredes serve una forte ripresa in Qatar, prestazioni che possano riportarlo a Torino con ritrovato entusiasmo e con quella capacità di incidere che la Juve gli chiede. I primi mesi in bianconero hanno già messo in serio dubbio la sua permanenza a fine stagione dopo l’arrivo in prestito dal Psg con un diritto di riscatto, che poteva trasformarsi in obbligo solo ad alcune condizioni, tra cui l’avanzamento in Champions.
Con l’eliminazione alla fase a gironi, è caduta anche l’eventualità dell’obbligo di riscatto, sottolinea la Gazzetta, così a fine stagione i bianconeri possono anche decidere di chiudere senza esborsi particolari. Arrivato per essere il faro in grado di illuminare la mediana bianconera, non ha ancora dato l’impatto desiderato.
I dati, per quanto valgano, dicono che delle sei partite in cui è partito titolare, solo una si è conclusa con una vittoria della Juve, contro il Maccabi Haifa. Ovviamente, non dipende esclusivamente da lui, che ha subito anche un infortunio al bicipite femorale che l’ha tenuto ai box per una decina di giorni, proprio mentre la Juve stava svoltando. I giovani e Locatelli hanno dato certezze e nel 2023 tornerà anche Pogba, così il centrocampo può tornare ad essere un reparto molto affollato, in cui farsi spazio può essere difficile.
RISCATTO E NUOVE CIFRE – Adesso Paredes può concentrarsi sull’Argentina e provare a vincere il primo Mondiale con e per Messi, poi tornerà per guadagnarsi la riconferma. “Senza più l’obbligo – si legge – nel caso Leandro svolti da gennaio in poi, la dirigenza bianconera e quella del Psg potrebbero incontrarsi per rinegoziare la cifra del riscatto. Nell’accordo di agosto era 22,6 milioni di euro, più oneri accessori e bonus per arrivare al massimo a 27,8. Difficile che la Juve ritenga questi numeri congrui a giugno, al di là di come andrà il resto dell’annata”.
fonte: ilbianconero.com