Conceiçao conferenza Juve – Il tecnico del Porto, Sergio Conceiçao, parla in conferenza stampa poco prima della partenza verso Torino. Domani sera ci si gioca tutto nel ritorno degli ottavi di Champions League all’Allianz Stadium.
COME SI PARTE – “Affronteremo la partita nello stesso modo in cui abbiamo affrontato la partita di Barcelos. Guardando l’avversario, guardando a ciò che siamo come squadra, e cercando un risultato positivo, che, in un club come il Porto, sarà la vittoria”.
STATO FISICO – “Sì, è vero che abbiamo molte partite accumulate. Di certo fatichiamo in gestione. Pepe e Corona sono usciti a Barcelos perché hanno avuto dei problemi. Stavamo vincendo con un margine minimo, e non toglieresti mai due giocatori importanti per un’altra partita. Si correrebbe il rischio di perdere quella partita e quella successiva. Abbiamo alcuni giocatori che hanno giocato di più e sono in grande dubbio a causa di problemi fisici. Ma la vita degli allenatori è quella di trovare soluzioni. Vogliamo giocare una partita competente e qualificarci, conoscendo la potenza della Juventus. La Juventus ha avuto la fortuna di recuperare alcuni giocatori importanti, come Cuadrado, Chiellini, Bonucci… Arthur, un centrocampista molto importante che è costato solo 70 milioni di euro alla Juventus, pagato tre volte di più di uno dei nostri giocatori. Ma non è per questo che gioco. Sono undici contro undici, più cinque che entrano e che faranno di tutto per dare dignità allo stemma che abbiamo sul petto. La storia del Porto in questa competizione è molto ricca. Incontreremo una squadra che era recentemente in finale, che ha investito per cercare di vincere la Champions League. Giocheremo una partita che rifletta chi siamo come squadra e cercheremo di vincere. Siamo consapevoli della difficoltà, ma faremo tutto il possibile per qualificarci”.
AMORIN – “Accusato di frode? Non so, quindi non commento. Sono venuto qui direttamente dall’allenamento”.
SENZA TIFOSI – “I tifosi del Porto, come li conosco da una decina d’anni, non hanno bisogno di queste manifestazioni per esprimere la loro passione, e noi non abbiamo bisogno di queste manifestazioni per sentire la passione dei tifosi. Possiamo sentirla. È come entrare in casa di qualcuno e sentire un’energia positiva. Quando entri in questo club, senti questa passione in tutto. Quando cammini per strada, quando vieni qui… Lo senti in modo molto forte, perché la gente non ti dice nemmeno ‘buongiorno’. Dicono ‘Siamo qui per vincere’. Ho già raccontato una grande storia. Stavo facendo la mia corsa lungo il fiume e un tifoso del Porto è passato con un bambino. Stavo correndo e quando l’ho superato mi ha gridato ‘Ehi, mi devi ancora un campionato’. Lavoriamo sempre per vincere. È percepibile, si può sentire quel sostegno e quella passione. I tifosi sono così e non abbiamo bisogno di forze extra”.
INDISPONIBILI – “Mbemba si è allenato oggi, quindi, in linea di massima, è disponibile. Pepe e Corona sono in forte dubbio. Dobbiamo avvicinarci alla gara per decidere. E poi c’è Grujic, che si è infortunato al piede. Vedremo come si sviluppa. Non posso dire se giocheranno o no”.
PRESSIONE JUVE – “La forza della Juventus ha a che fare con questo. Hanno lasciato fuori i migliori del mondo e hanno battuto la Lazio, che è una squadra da Champions League in termini di qualità. Quella pressione, a quel livello… La Juventus mostra una forza incredibile. Sono abituati a questa pressione. E non è un problema. Dobbiamo guardare la nostra squadra, la nostra organizzazione, essere preparati per una Juventus a tutta forza. Noi, con tutto quello che abbiamo, dobbiamo andare avanti. Contro l’AS Roma, la prima linea che ha finito la partita era composta da Hernâni, André Pereira e Adrian López, e non è per questo che non siamo passati. Rappresenteremo il Porto nel miglior modo possibile e dimostreremo che siamo un club storico e che siamo in grado di superare questo turno”.
L’ITALIA – “Giocherò un’altra partita di Champions League per il mio club, che è già fantastico. È vero che l’Italia è stato un paese importante per la mia carriera, ma è tutto qui. Potrei parlare della mia prima partita ufficiale in Italia, che era a Torino, e abbiamo battuto la Juventus. Ho segnato il secondo gol”.
SU PIRLO – “Ho visto la partita con la Lazio, è stata molto interessante, anche se la Juventus non ha iniziato bene. Hanno cambiato un po’ la dinamica, ma sempre con la capacità di giocare all’interno e sfruttare la larghezza. Ho visto una Juventus estremamente competitiva”.
DAL DRAGAO A TORINO – “In casa o in trasferta, prepariamo la partita allo stesso modo. Gli ultimi due risultati in casa, contro lo Sporting e lo Sporting Braga, non sono stati quelli che volevamo, ma non è perché ci sentiamo più a nostro agio a giocare in trasferta. Siamo una grande squadra, e il fattore casa, con il pubblico, potrebbe dare alla squadra qualcosa in più, ma in termini di preparazione è esattamente lo stesso”.
DA GIOCATORE AD ALLENATORE – “Cerco di fare il mio lavoro. Ho avuto il mio periodo come giocatore, alleno da quasi dieci anni, e quello che ero come giocatore non ha niente a che vedere con quello che sono come allenatore. C’è la persona, che non cambia. La mia dedizione e ciò che sono come allenatore è stato influenzato da ciò che ero come giocatore, così come dagli allenatori che ho avuto durante la mia carriera. Non mi piace paragonarmi a nessuno. Sono molto me stesso, faccio la mia strada e spero di farlo nel modo migliore, che è quello di ottenere attraverso questo turno di qualificazione”.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 8 Marzo 2021 15:57