Per ridimensionare l’emergenza Coronavirus in Italia, il governo va verso il prolungamento del lockdown fino al 3 maggio. È quanto si apprende da fonti sindacali al termine del vertice tra il premier Giuseppe Conte e le parti sociali.
Secondo le stesse fonti si valuta la possibilità di poche riaperture mirate nell’ambito dei codici Ateco delle attività essenziali. Nei prossimi giorni – si spiega – verrà istituito un gruppo di lavoro per prefigurare le condizioni per una riapertura progressiva.
La data del 3 maggio come fine del nuovo lockdown è stata anche per meglio abbracciare il ponte del primo. E’ quanto ha spiegato il premier Giuseppe Conte nel corso della videoconferenza con Regioni, Anci e Upi.
Nel corso della riunione, a quanto si apprende, si è ragionato sulle attività produttive anche perché, da alcuni presenti, è arrivato un allarme: il numero di richieste di deroghe.
Il premier, si apprende ancora, ha spiegato che si potrebbe valutare qualche mirato ampliamento dei codici Ateco esclusi dalle restrizioni ma “cum grano salis”. E nel corso della riunione è stato citato l’esempio delle cartolibrerie.
Sulle attività produttive Conte avrebbe comunque assicurato un’ulteriore aggiornamento. A sottolineare i risultati della linea del rigore, nel corso della riunione, sarebbe stato anche il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha posto l’accento sul fatto che l’indice R è ancora troppo poco sotto l’uno, per dare vita alla fine del lockdown.
fonte: tuttosport.com