Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato intercettato fuori dal palazzo H del CONI, dove è avvenuta la presentazione del nuovo codice di giustizia della FIGC. Ai microfoni dei giornalisti presenti si è lasciato andare a una dura critica nei confronti del sistema calcio e si è espresso anche sul caso Juve.
LO STATO – “Il Governo è sempre stato assente benché il nostro gettito fiscale sia importantissimo. Una volta c’erano gli schiavi. Credete siano finiti? No, siamo tutti ancora schiavi. Schiavi di una situazione che, chi più chi meno, non è piacevole. In casa, in ufficio, nella vita comune, nel non essere protetti in maniera fantastica”.
“Molta gente soffre. Qual è la panacea per far star buoni tutti? Il calcio. Lo Stato non è stupido, lo sa, ma lo ignora, altrimenti troverebbe il modo per pensare alle leggi sulla modernizzazione del calcio. Ci vuole pochissimo a cambiare il calcio, visto che il calcio è malato ovunque. I conti non tornano”.
RIFORMA – “Il calcio è malato dall’alto: quando uno non vuole capire che non ci sono sufficienti risorse per andare avanti. Perchè non si vuol fare la Rivoluzione copernicana? Perchè poi bisogna essere rieletti”.
JUVENTUS – “Non ne parlo. Ci penseranno i magistrati, non è compito mio. Mi dispiace che il calcio non sia portatore sempre di quei valori che dovrebbero essere di esempio per le nuove, giovani, generazioni. Nuova Calciopoli? Non sta a me, ripeto, stabilirlo”.
SUPERLEGA – “Dovete farmi una favore. Andate su Netflix e guardate le quattro puntate su FIFA: così per le vostre domande avrete anche delle risposte”.