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Differenze tra Pirlo e Sarri: uno era solo, l’altro…

Differenze tra Pirlo e Sarri – Un anno fa, di questi tempi, in casa Juve iniziavano a storcere il naso per il lavoro di Maurizio Sarri. Alla società non convinceva fino in fondo, il feeling con i giocatori non si era ancora creato e quel calcio champagne per il quale era stato scelto non si era ancora mai visto. Anche il rapporto con i tifosi non era granché. 

Eppure quella Juve era arrivata alla sosta di Natale al primo posto con due soli ko in stagione, entrambi con la Lazio tra campionato e Supercoppa. In Champions? Primi nel girone e testa di serie agli ottavi, dove poi hanno incontrato il Lione che ha ribaltato i pronostici. Ma questo è un altro discorso.

Differenze tra Pirlo e Sarri con la Juve

CONFRONTO – Facendo un confronto tra il campionato scorso e quello di quest’anno, Pirlo sta facendo decisamente peggio rispetto a Sarri: dopo le prime tredici giornate una stagione fa la Juve aveva 35 punti, risultato di 11 vittorie e 2 pareggi; oggi sono 24: 6 successi, 6 pareggi e una sconfitta. Fino a qualche giornata fa la difesa di Pirlo era la meno battuta del campionato, era l’unico dato che faceva sorridere l’attuale allenatore.

Poi i tre gol presi contro i viola hanno cancellato anche quel primato. Secondo quanto riporta Calciomercato.com, però, la sensazione è che ad Andrea Pirlo gli venga perdonato tutto, a differenza di Sarri al quale invece è bastato un primo passo falso per vedere tramontare la sua avventura in bianconero. Quelle sconfitte con la Lazio sono state l’inizio della fine. 

FLOP – A inizio stagione Agnelli era convinto che tutti non facevano altro che aspettare il primo intoppo di Pirlo ma che lui e tutta la società era pronto a difendere a spada tratta il lavoro dell’allenatore e del suo staff. Fiducia incondizionata, prima ancora di iniziare a lavorare. Giusto così, atteggiamento ideale per mettere a proprio agio un allenatore, soprattutto se alla prima panchina della sua vita. I risultati però sono sotto gli occhi di tutti: questa Juve non funziona e al netto di mille difficoltà sta faticando molto.

Sarri era solo contro tutti riuscendo comunque a portare successi in casa bianconera, ad Allegri non è bastato vincere lo scudetto perché pochi mesi dopo Berlino era già in discussione. Pirlo ha pareggiato a Crotone e Benevento, la vittoria di Barcellona è stata la sua partita migliore ma quella che manca è la continuità. 24 punti e un sesto posto che – per ora – sa di fallimento. Non per lui però, perché sono in tanti a credere che anche senza scudetto non sarà l’allenatore a pagare.

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fonte: ilbianconero.com

Questo post è stato pubblicato il 25 Dicembre 2020 13:24

Leonardo Costa

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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