Empoli-Juve la moviola: il rigore che manca – Gli appassionati moviolisti si accendono quando la Juventus torna a vincere e fa paura in classifica. La vittoria Empoli consiglia a tutti di vedere e rivedere i due episodi in favore dei toscani: il contrasto di Rabiot su Zurkovski fa gridare allo scandalo.
Mentre quello di De Ligt su La Mantia fa storcere il naso. Un arbitraggio a senso unico per molti. In verità Valeri al Var e Maresca in campo hanno adottato un metro di giudizio che è stato valido anche negli episodi che riguardano la Juventus, quando si è ritrovata nell’area di rigore avversaria.
Giusto o sbagliate che siano certe valutazioni, c’è il bisogno di ribadire che gli arbitri non cambiano idea a seconda della maglia: il bisogno nasce difronte a certe accuse infondate. Infatti c’è un episodio simbolo che chiarisce la direzione imboccata dai direttori di gara.
Al minuto 74′ manca un rigore alla Juventus, che in molti casi vieni concesso. Sul cross di Locatelli, Morata controlla la palla e cerca il dribbling ai danni di Luperto.
Nel contrasto viene deviata la palla ma al tempo stesso il difensore arpiona la caviglia dello spagnolo come dimostrano le immagini. Piede destro contro piede sinistro e Morata cade per terra. Il contatto c’è, il danno pure: ci sarebbero gli estremi per un calcio di rigore.
Perchè il Var non è intervenuto? Perchè non è stato richiamato Maresca a rivedere l’azione? Poi è chiaro che alcuni media preferiscono dare più risalto all’episodio pro Empoli per alimentare certe polemiche.
La cosa invece che emerge con chiarezza è stato il metro di giudizio del gruppo arbitrale: spesso si stanno preferendo le decisioni di campo per situazioni di gioco, rispetto alle decisione di monitor.
Dinamiche e logiche, giudicate a velocità di gioco, che favoriscono lo sport di contatto come è il calcio. Si può condividere o meno la scelta, ma questa sembra essere la direttiva.
Questo post è stato pubblicato il 28 Febbraio 2022 12:01