Fagioli Juve – “Il giorno più bello della mia vita è arrivato. Lo sognavo da quando ero un piccolo bambino tifoso della Juventus. Lo dedico alla mia famiglia in primis e a tutte le persone che mi sono state sempre vicino. I sacrifici ripagano sempre. Ringrazio la società Juventus per questa possibilità, tutto lo staff e tutti i compagni di squadra che mi hanno sempre aiutato allenamento dopo allenamento e motivato sempre”.
È finalmente arrivato il momento di Nicolò Fagioli, 19 anni e brillante protagonista del quarto di finale di Coppa Italia di mercoledì sera. Se lo aspettavano tutti da un pezzo, da quando Massimiliano Allegri si era lasciato scappare un entusiastico commento su di lui (“Abbiamo un 2001, si chiama Fagioli, ed è un piacere vederlo giocare a pallone”).
Fagioli Juve, un predestinato
Senza volerlo, il tecnico livornese aveva aggiunto pressione sul ragazzo, peraltro in una stagione difficile con lo sballottamento fra Primavera, Under 23 e prima squadra. E poi ci si sono messi anche gli infortuni. Ma il talento del ragazzo ha prevalso come capita nei predestinati e Fagioli, perseverando, è arrivato all’esordio e lo ha celebrato con una prestazione eccellente, con tanto di benedizione di Andrea Pirlo: “È un ragazzo molto interessante, si allena con noi da qualche tempo. Può fare il regista, cresciuto come me da trequartista ma è portato alla costruzione e ha questo futuro. Ha grande visione di gioco, tecnica e testa. Aspettiamolo e non diamogli troppe responsabilità, ma ha fatto una grande partita“.
fonte: tuttosport.com