Falcao Juve Roma: “Turone? Scandaloso! Ci hanno tolto uno scudetto”

Falcao Juve Roma – Al Corriere dello Sport, Falcao racconta Juve-Roma

SIGNIFICATO – “C’era sempre una tensione incredibile, anche tra i tifosi. E’ stato un derby nazionale, o meglio lo è diventato in quegli anni. Prima si parlava quasi solo delle sfide tra Juve contro Torino, Milan o Inter. La Roma in quegli anni ha meritato di giocarsela alla pari con la squadra più forte. Non è stata sempre la partita più importante o comunque quella decisiva per vincere lo scudetto. A parte nel 1981”. 

GOL DI TURONE – “Certo, è stato uno scandalo. Quello non fu uno scudetto perso, ma tolto. Non ho mai visto in vita mia una cosa del genere. Quando Di Bartolomei ha alzato la palla, alle spalle di Gentile, per Pruzzo che ha colpito di testa io sono arrivato in velocità e non sono riuscito ad arrivare il pallone. Vuol dire che ero dietro la linea, non ero in fuorigioco. Turone tanto meno visto che veniva ancora più da dietro”. 

Falcao Juve Roma, le parole dello storico campione brasiliano

SENSAZIONI – “Impotenza, un fatto scandaloso che ha deciso un campionato. Era il gol dello scudetto. Ancora oggi nessuno ha detto chi era in fuorigioco. Erano 40 anni che la Roma non vinceva il tricolore, dietro quel pallone c’era una storia. E’ stata una sofferenza per tutti: della gente che stava sempre dietro la squadra, per noi giocatori che stavamo dando tutto in campo. Non era solo una partita”.

RIVINCITA AL COMUNALE – “Un bel ricordo, ma la vera prova che eravamo più forti è arrivata circa 15 giorni dopo quando in coppa Italia abbiamo eliminato in semifinale proprio la Juve a Torino vincendo 0-1 con gol di Ancelotti. Per noi era importante dimostrare che meritavamo lo scudetto, è il mio ricordo più bello contro la Juventus. Poi in finale abbiamo battuto il Torino ai rigori”. 

SCUDETTI JUVE – “Assolutamente no. E’ stata la partita che ci ha rimesso in lotta per lo scudetto anche in quella stagione. Conti è andato sul fondo e ha crossato, ho visto il pasticcio tra Brio e Zoff e ho approfittato del regalo. Ricordo ancora il titolo del Corriere dello Sport il giorno dopo: “Riaperta la corsa scudetto”. Se perdevamo lì andava a 7 punti di distanza e di quei tempi erano tantissimi. La Juve era ed è una società fantastica, nessuno può discuterlo. Quindi batterla a casa sua rappresenta un qualcosa di importantissimo. Oggi quanti scudetti ha vinto di fila? Nove? Eh cavolo, questa è una squadra che deve essere invidiata. Quindi pensate quanto poteva essere bello vincere lì e quanto magari sarebbe bello vincere sabato”. 

RIVALITA’ – “Manca la competitività non la passione. La Juve è sempre stata davanti di troppi punti in questi anni mentre negli anni ’80 ma anche quando c’era Capello sulla panchina si sentiva la tensione. Le altre squadre sono rimaste un po’ indietro, compreso la Roma che però ora mi pare sia sopra i bianconeri. Quindi magari è la volta buona”.

CHI AVREBBE VOLUTO – “Senza dubbio Marco Tardelli. Oggi tutti parlano di box to box come se fosse un qualcosa di moderno, ma non è vero niente. Tardelli ti arrivava davanti con molta facilità pur partendo da dietro. Come facevano pure Matthaus e Cerezo. Marco era  un giocatore di grande rendimento. Ce ne erano tanti forti ma se ne devo scegliere uno mi prendo lui”.

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Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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