Flessione Juve – Il mercato alle porte e dai desideri per Babbo Natale si è passati alle richieste esplicite per il calciomercato. Ora: non che Fabio Paratici abbia quei poteri lì, di volare e di esaudire le volontà di tutti, ma un po’ di obiettivi ce l’ha e vuole arrivare a concretizzare le idee giuste.
A partire da un innesto pure a centrocampo, dove latita la qualità e soprattutto mancano i gol. Una costante della Juve di Sarri, non prevista in quella di Pirlo. Dunque, cosa fare? Correggere l’errore. Come in un’equazione mal riuscita.
L’UOMO DI QUALITA’ – In mezzo manca un elemento di qualità, poco da discutere a riguardo. Arthur ha dato una mano in fase d’impostazione, ma non è un giocatore in grado di ribaltare le dinamiche del centrocampo. Rabiot è cresciuto e poi s’è spento, Bentancur stenta a dare continuità alle prestazioni.
McKennie è una dolce scoperta, ma l’uomo in più non doveva certamente essere lui. Semmai, stavolta toccava ad Aaron Ramsey fare la voce grossa, incalzato anche dalla fiducia di Pirlo. Ha dato tanto quando ha potuto, cioè non sempre. Eppure, spesso sembrava non bastare.
COSTRUZIONE – Da migliorare, sì. E in ogni fase. Ma specialmente sotto un aspetto: la Juve, tra le prime sette in classifica, è la squadra che fa meno gol. Cioè 25. La media è buona, due reti a partita che vanno quasi tutte attribuite alla verve di Cristiano Ronaldo.
Mancano all’appello proprio i centrocampisti: finora sono arrivati solo 2 gol con McKennie e Rabiot, in parte dagli esterni. Se a inizio anno inizieranno ad arrivare reti dalla mediana – oppure, se arriverà un mediano in grado di far gol – a quel punto la squadra potrebbe davvero cambiare…
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 30 Dicembre 2020 21:13