Nella speranza di non scoprirne altri questa mattina al suo risveglio, poche ore dopo la fine di Colombia-Ecuador e Brasile-Uruguay, ultime partite internazionali in cui sono impegnati suoi giocatori (Cuadrado, Alex Sandro, Danilo e Bentancur), Massimiliano Allegri ha due nodi da sciogliere in vista di Juventus-Roma di domenica sera.
Ingarbugliati dalle citate sfide delle qualificazioni mondiali e dalle condizioni fisiche precarie di alcuni giocatori.
Partiamo dal nodo su cui il tecnico bianconero ha più certezze: la necessità di sostituire Adrien Rabiot, risultato positivo al Covid mentre era in Nazionale.
Il ventiseienne francese è uno dei punti fermi della Juventus di Allegri da quando il tecnico ha iniziato a immaginarla: non a caso nelle sette partite su nove in cui è stato disponibile è sempre stato titolare, solo tre volte è stato sostituito e solo una, contro l’Empoli al rientro dall’infortunio, ha giocato meno di un’ora (55 minuti).
Formazioni Juve Roma, Allegri e i dubbi da sciogliere
Rabiot dà tecnica, fisicità, grande capacità di ribaltare il fronte velocemente con le sue progressioni, superiorità nel gioco aereo. E dovrà dare, non manca di ripeterglielo Allegri, anche un buon numero di gol.
Difficile trovare un altro elemento che garantisca questo apporto, così Allegri per rimpiazzarlo ha scelto un elemento con caratteristiche in parte diverse: Federico Bernardeschi.
In entrambe le citate occasioni in cui Rabiot non è stato disponibile, alla 1ª giornata contro l’Udinese e alla 6ª contro la Sampdoria, è stato infatti l’azzurro a giocare al suo posto, a centrocampo sulla fascia sinistra.
Bernardeschi non ha la fisicità di Rabiot e men che meno l’abilità nel gioco aereo, però sa coprire e possiede tecnica, velocità palla al piede e una maggiore dimestichezza con il gol del francese. Per quanto questo sia uno degli aspetti in cui la sua involuzione nelle ultime due stagioni è stata più evidente.
fonte: tuttosport.com