Due fatti preoccupano la Juventus in questo momento. Il primo è la clamorosa discontinuità di rendimento: perché è sconcenrtante il repentino oscillare fra momenti in cui la squadra sembra aver trovato la strada giusta e disastrosi passi indietro. Senza una adeguata costanza, la Juventus non può andare lontano in nessuna delle competizioni, ma oltretutto questi passaggi così veloci da una condizione all’altra, con sbalzi di umore e aggressioni all’orgoglio possono essere molto stressanti sui giocatori.
Il secondo è il rendimento molto al di sotto delle aspettative di acuni giocatori della rosa, che poi è anche causa di certi pessimi risultati come il 4-0 di martedì sera a Stamford Bridge. Ed è per questo che nel prossimo mese, quello che porterà alla pausa natalizia, tutti saranno sotto esame e tutti dovranno dimostrare di essere all’altezza della Juventus e di quello che rappresenta per milioni di tifosi.
Ci sono giocatori che, ormai da un paio di stagioni, stanno avendo un rendimento molto al di sotto delle aspettative e anche dell’ingaggio che ricevono. Contro il Chelsea, in una partita che ha visto tutta la squadra al di sotto delle aspettative, ci sono stati alcuni elementi “recidivi”. Alex Sandro , per esempio, non riesce più a tornare sui suoi livelli per più di qualche partita: in questa prima parte della stagione è giustificato, come tutti i sudamericani, da una serie estenuante di partite e viaggi, ma il rendimento non all’altezza ha radici più lontane: sono almeno tre stagioni che il brasiliano non riesce a giocare in modo soddisfacente con continuità.
Aaron Ramsey è un mistero calcistico e sono meno di cinque le buone partite giocate con la maglia della Juventus negli ultii tre anni e martedì era per l’ennesima volta indisponibile. L’involuzione di Rodrigo Bentancur è senza spiegazioni plausibili: pur combattendo senza tregua nella gara di Stamford Bridge ha ripetutamente perso palle molto pericolose e sbagliato molti passaggi. E ancora Alvaro Morata , che vive di sprazzi e qualche lampi, ma il cui rendimento non riesce a decollare dall’inizio della stagione.
Ma tanti sono i giocatori che, per varie ragioni, devono dimostrare qualcosa (per esempio, chi è esattamente Arthur : un campione o un giocatore normale?). E i giovani ai quali non viene chiesto di fare la differenza, possono e devono fare di più per dimostrare di poter indossare la maglia della Juventus, E chi non si dimostrasse all’altezza? La Juventus si ritroverebbe a cedere molti fra i “bocciati” o, per lo meno, a provarci, visto che cedere è certamente più difficile di comprare nel mercato moderno.
Ma la situazione di quei giocatori sarebbe certamente critica e per alcuni non si potrebbe escludere una risoluzione anticipata del contratto. Quando Allegri dice che «in serate come questa si cresce», riferendosi alla batosta londinese, intende anch questo: coloro i quali riusciranno a imparare la lezione e a metterla in pratica potranno essere giocatori “da Juve”.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 25 Novembre 2021 11:26