Intervista Fabregas – Cesc Fabregas, che non ancora maggiorenne contribuì a buttar fuori la Juve di Capello dalla Champions. Oggi, a 33 anni, dopo una carriera tra Arsenal, Barcellona e Chelsea, gioca in Ligue 1 nel Monaco. E se già la sua vita calcistica nei club è stata niente male, con la Spagna è entrato nella leggenda con due Europei e un Mondiale.
Fabregas ha parlato a Tuttosport, toccando anche molti temi legati alla Juventus. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni riportate da ilbianconero.com:
“Non sono stupito di vedere Pirlo sulla panchina bianconera. La vita è fatta di opportunità da cogliere: Guardiola, Zidane e Arteta hanno fatto molto bene pur non avendo alle spalle una grande gavetta. Pirlo è stato un genio in campo e i giocatori con le sue caratteristiche diventano grandi allenatori. Senza contare che è stato allenato da top tecnici come Ancelotti, Lippi e Conte.”
“Sarri al Chelsea voleva puntare su Jorginho, che aveva avuto al Napoli ed era arrivato al Chelsea per 60 milioni. A me non bastava giocare l’Europa League e la Coppa di Lega, io sono sempre stato titolare e volevo essere protagonista in Premier League. Così alla fine sono andato via. Sarri è un buon allenatore e una persona di cuore, però ha convinzioni molto forti a livello tattico ed è superstizioso, è difficile fargli cambiare idea”.
“Ad esempio, fissava sempre gli allenamenti alle 3 del pomeriggio. Chi aveva famiglia come me, in quel modo non vedeva i figli tutto il giorno. La mattina andavano a scuola e quando rientravo la sera dopo l’allenamento erano già a letto. Così un giorno abbiamo chiesto a Sarri di spostare le sedute al mattino, ma ci disse che dovevamo allenarci alle 15 perché una studiosa di Pisa aveva provato scientificamente che quello è l’orario migliore per il corpo. Mah…”
“Non conosco personalmente Cristiano Ronaldo, ma tutti mi raccontano che è super professionale e possiede una mentalità incredibile. Non sarà più il CR7 che salta gli uomini in dribbling, però segna tantissimo. E vince. Io spero di arrivare fino ai 36 anni, così da aver fatto 20 anni di carriera!”
“Ad Alvaro Morata negli ultimi anni è mancata regolarità, ne abbiamo parlato spesso quando eravamo compagni nel Chelsea. Adesso l’ha ritrovata: merito della Juve e della famiglia, che in Italia si trova molto bene. L’ho sentite da poco, è molto felice. Lui e Ronaldo sono una bella coppia d’attacco, si compensano e segnano entrambi.”
“De Ligt mi piace tanto, ha grandissima personalità. Può diventare un numero uno, come Sergio Ramos. Tra i top degli ultimi anni metto anche Piqué e Puyol.”
“Barcellona-Juve? All’andata il Barça ha giocato molto bene, ma è stata una partita più equilibrata di quanto ho sentito dire in giro… A Morata sono stati annullati tre gol millimetrici…”
Questo post è stato pubblicato il 7 Dicembre 2020 11:55