La Juve divide. A prescindere dalle polemiche arbitrali, quella vista a San Siro contro il Milan è stata l’ennesima prova sbiadita delle ultime settimane che oltre a prestazioni incolore hanno offerto anche risultati altalenanti. Le sconfitte contro Napoli e Verona, il pari riacciuffato con i capelli con il Milan, non sono risultati che possono soddisfare e sono tutti risultati arrivati con una Juve che da la sensazione di essere in fase calante e non in crescita.
Un’impressione confermate dalle parole a caldo di Bonucci a fine partita. “Non possiamo accontentarci, concedere qualcosa di troppo. Dobbiamo cambiare marcia, rimanere compatti, anche se siamo in corsa per tutto dobbiamo mettere qualcosa in più”. Poi ancora: ”Dobbiamo migliorare nella gestione della palla, muoverla velocemente, non innamorarsi della palla. Negli ultimi 30 metri c’è chi fa la differenza, dobbiamo metterli nelle condizioni giuste”.
DIVISI – Parole che non fanno rima con quella di Maurizio Sarri che, sempre ai microfoni della Rai ha commentato a fine gara: “Siamo in un momento in cui la crescita è bloccata, ho visto palleggio e da lì possiamo ripartire. Dobbiamo evitare i gol evitabili. In un calcio che non è più quello di qualche anno fa, sembra di subire tantissimo ma abbiamo preso 2 gol in più della miglior difesa. Dal palleggio possiamo ripartire per essere più pericolosi“.
Il tecnico vuol ripartire dal palleggio, Bonucci vede una squadra troppo “innamorata della palla”. Il difensore, tra i due, è stato quello che ha visto il bicchiere mezzo vuoto, Sarri invece è sembrato più ottimista su futuro e prestazione della squadra. Se nelle ultime uscite aveva punzecchiato la squadra, nella pancia di San Siro è stato lui a difenderla.
RAIOLA – Il terzo round si è giocato in zona mista e anche lì Sarri avrà sentito la necessità di schivare i colpi di Mino Raiola, agente di Matthijs de Ligt e Blaise Matuidi, non due a caso, quando si parla di Juve. “Bisogna definire qual è il gioco di Sarri, credo che ancora non lo abbiamo visto. Perché? Non lo so, devi chiederlo a Sarri, il gioco di Sarri, non di Raiola”.
Mentre Buffon ha cercato di gettare acqua sul fuoco: “Noi con Sarri? No, siamo contro totalmente al mister – la battuta di Gigi -. Che vuoi che ti dica? La verità è solo una: il mister sta cercando di insegnarci qualcosa di veramente bello e straordinario che potrebbe elevare all’ennesima potenza le nostre qualità”. Cerca di unire e non di dividere, Gigi. La cosa migliore da fare in questo momento. Ma l’impressione è che questa Juve non stia ancora tutta insieme in campo e non parli con un’unica voce fuori. E non è un dettaglio.
fonte: ilbianconero.com