Marotta intervista – L’ad dell’Inter Giuseppe Marotta è intervenuto all’evento “Lo sport che verrà”, organizzato da il Foglio Sportivo. Questo uno stralcio del suo intervento, ripreso da Calciomercato.com: “Nuovo allenatore? Entro stasera ci arriviamo. Forse ce la facciamo”.
SCUDETTO – “Il mio primo scudetto con la Juve è stato coinvolgente ed emozionante, nella mia vita non ci speravo neanche, è stato qualcosa di straordinario, in quel momento ritenevamo fosse un’impresa. Poi ne vinci tanti e diventa una cosa abbastanza normale. Venendo all’Inter dove lo scudetto mancava da 2010, anche qui ha rappresentato qualcosa di straordinario, non immaginavo in due anni di raggiungere questo traguardo. Merito dell’allenatore, è stato straordinario nel creare quell’amalgama”.
CONTE – “Non può restare più di due anni in una squadra? Ora sono le statistiche che lo dicono. È un vincente perché riesce ad arrivare a vittoria attraverso dispendio energie, lui dà anima e corpo. Normale che a un certo punto subentra un momento in cui dice mi fermo e rifletto. Lui è un vincente, ha questa caratteristica, arrivare e voler vincere, avere quasi la sindrome della vittoria, che con solo la sua caparbietà è riuscito a raggiungere, lo ha fatto alla Juve e all’Inter. Se siamo riusciti a vincere scudetto è merito di Conte, della sua caparbietà nel condurre squadra alla vittoria”.
PACE CON PARATICI – “Non ho rancore, è stata delusione perché se investo su una persona, nel senso di una amicizia, io sono disposto a dare tutto e altrettanto mi aspetto di ricevere. Non ho rancore, gli auguro ogni bene. Ci parliamo, ci parliamo poco ma anche perché non c’era occasione e c’era rivalità con la Juve”.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 27 Maggio 2021 21:15