E alla fine è tornato Alvaro. Con un gol bello, ma soprattutto importante. Perché riscopre una nuova consapevolezza e può tracciare una strada diversa per il futuro. Morata ha fatto gol e Allegri ha sorriso di gusto, anzi ha aggiunto: “Non era contento per la rete, era arrabbiato perché poteva farne degli altri”. Dichiarazione che fa seguito a quella in conferenza stampa: tutti vogliono fare di più per tirarsi via da questo momento. Tutti vogliono lo straordinario. Ma la Juve deve prima tornare a fare l’ordinario. Così come Morata.
UN GRAN GOL – Ecco, straordinario è sicuramente il gol di Morata. Che aggancia il pallone e addolcisce l’esterno con cui batte – con tunnel – un Belec colpevole di non aspettarsela. Del resto, chi l’avrebbe fatto? Forse soltanto Allegri, che pure gli ha dato un turno di riposo, che però ci aveva visto lungo e ora spera di avere ragione fino alla fine: se è stato un momentaccio, così com’è stato, ora dovremmo essere davanti alla fine e all’inizio di un’altra storia. Il gran gol certificherà il ritorno dello spagnolo?
SUPEREROE – Intanto, notata l’esultanza? Ha fatto le ‘corna’ da Spiderman, per lanciare la ragnatela. Lo fanno Leo e Ale, i suoi gemellini, imitando il supereroe che vedono nel padre. Morata sogna di aggrapparsi alla Juventus così come Peter Parker si aggrappa a ciò che crea con il suo superpotere. La storia non poi così distante: per restare alla Juve servirebbe non essere più all’asciutto, recuperare il ritardo in classifica generale e nella sua personale, dei marcatori. Chissà se è iniziata una nuova era. Nel finale, quel rigore conquistato e il gioco a due con Dybala, sono comunque segnali diversi. Quasi confortanti.
fonte: ilbianconero.com