Nedved e Allegri – Una serata elettrica, quella dell’Olimpico. Terminata, in campo, con la Juventus che ha osservato l’Inter alzare la Coppa Italia e ha chiuso ufficialmente la stagione senza trofei, per la prima volta dopo 10 anni.
È proseguita, però, negli spogliatoi dove la rabbia del momento ha fatto corto circuito con tensioni che si trascinano da più tempo. Protagonista assoluto, in questo senso, Pavel Nedved, come racconta la Gazzetta dello Sport.
Nedved e Allegri si confrontano dopo la sconfitta
Secondo la ricostruzione della serata fatta dalla Rosea, Nedved si sarebbe precipitato negli spogliatoi e qui: “Ci sono stati toni accesi, alla discussione hanno partecipato il tecnico e anche qualche giocatore di peso. Sotto accusa l’atteggiamento del gruppo, che per la dirigenza avrebbe potuto e dovuto fare di più in questa stagione, ma anche le scelte di Allegri, che nel finale ha perso il controllo venendo espulso e che nello spogliatoio non aveva ancora smaltito la rabbia”.
Inoltre, un cambio di programma dell’ultimo minuto: la squadra avrebbe dovuto fermarsi a Roma ancora una notte per ripartire, alcuni calciatori (Dybala, Morata, Cuadrado, McKennie e Arthur tra questi) avevano deciso di fare tappa agli Internazionali di tennis; invece il rientro è stato anticipato obbligatoriamente per tutti.
Dagli spogliatoi dell’Olimpico di Roma, le discussioni sono andate avanti in albergo, protagonisti di un confronto acceso sono stati Nedved e Agnelli, alla presenza di Arrivabene e Cherubini: “I due non sempre sono sulla stessa linea quando si tratta di Allegri: il ritorno di Max è stato una scelta del presidente, che continua a essere il suo difensore più accanito, mentre Pavel ha una visione più critica e qualche timore per il futuro. S’aspettava più passi avanti, anche sul piano del gioco: dopo un anno il tecnico non è riuscito a essere quel valore aggiunto che la società immaginava”.
Allegri non è in discussione, in vista della prossima stagione. Qualcosa, però, intorno a lui scricchiola e sotto osservazione ci sarebbe anche il suo modo di gestire il gruppo di lavoro: “tra lo staff medico e quello tecnico ci sono state parecchie frizioni in questi mesi, dovute soprattutto ai tanti infortuni muscolari. Padoin è l’unica novità rispetto ai fedelissimi di Allegri e la dirigenza spinge per qualche altro nuovo innesto dalla prossima stagione”.
fonte: ilbianconero.com