Michele Di Gregorio tra i pali, Douglas Luiz come regista e Khéphren Thuram come incontrista: sta prendendo concretamente forma la nuova Juventus di Thiago Motta. E mancano ancora altre pedine fondamentali come il sogno Teun Koopmeiners che sarà il vertice alto di un centrocampo che inizia a promettere bene, Jadon Sancho che è il grande obiettivo per la fascia destra e Roberto Calafiori che rappresenta la priorità assoluta per quanto riguarda il reparto difeso per un super tandem con Gleison Bremer.
Un 4-2-3-1 spumeggiante la cui filosofia sarà incentrata sul pallone, mentalità che il tecnico italo-brasiliano si porta dalla scuola Barcellona. Quindi ci sarà un cambio epocale rispetto alla vecchia gestione targata Massimiliano Allegri e questa nuova che avrà come obiettivo quello di coniugare i risultati a un’estetica del gioco importante. Ma non sarà l’unico modulo utilizzato dall’allenatore come riporta La Gazzetta dello Sport in edicola.
In alternativa, infatti, l’ex Bologna utilizzerà anche il 4-3-3. Che sia a gara in corso in base all’andamento di alcune partite o dal primo minuto in base agli avversari di turno. E dunque su questo doppio schema che sarà impostata la seconda parte del mercato, con giocatori capace di muoversi sia nell’uno che nell’altro. Come lo stesso Thuram per esempio. Adatto per un centrocampo a due ma determinante anche come mezzala.
Questo post è stato pubblicato il 3 Luglio 2024 12:54