Il primo ad arrivare, ieri alla Continassa, è stato Cristiano Ronaldo, per lavorare sodo e ritrovarsi. Mancano i suoi gol, le giocate e il suo peso offensivo, manca tutto questo in una Juve che non segna, non vince e si fa sfuggire i trofei. Poco dopo è comparso Fabio Paratici, che si è presentato al campo e ha seguito parte del lavoro svolto dal gruppo di Sarri.
Una presenza costante, ma questa volta non casuale, spiega Tuttosport. Paratici vuole mandare un messaggio alla squadra: una esplicita richiesta di massima concentrazione e applicazione, perché non sono ammessi più errori dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia di mercoledì.
SOSTEGNO A SARRI – La presenza dei dirigenti al campo – continua il giornale – è anche un segnale di fiducia nei confronti di Maurizio Sarri, messo in discussione dalla tifoseria e da molti critici, ma non dalla Juventus, che gli rinnova la fiducia.
Non potrebbe essere altrimenti, viste le abitudini della società, nella quale non c’è l’uso di cambiare il tecnico al primo rovescio, per quanto importante e per quanto bruciante. Andrea Agnelli non è ancora riuscito a digerire la sconfitta, ma mantiene i nervi saldi. E Sarri può lavorare con l’appoggio della società, fino a fine stagione, quando verrà valutato.
DAI GIOCATORI – La Juve sembra invece più dura con i giocatori, sulla cui reazione punta molto: niente giustificazioni perché in campo vanno loro e devono dare il massimo. Paratici non vuole esprimere giudizi in un momento difficile, con partite condizionate dallo stop, ma alla Juve si aspettano uno scatto. D’orgoglio.
fonte: ilbianconero.com