Michele Di Gregorio verso il bianconero. Juventus-Monza di stasera infatti non sarà solo la gara di chiusura di campionato che potrebbe consegnare il terzo posto alla Vecchia Signora Atalanta permettendo, ma anche sede di una trattativa che giunge ormai al termine e con la fumata bianca apparentemente imminente. Il 26enne di Milano, grande protagonista in Lombardia, si è meritato un grande salto di qualità con una chiamata importantissima per la sua carriera.
L’affare tra le parti si chiuderà attorno ai 15 milioni più eventuali bonus, così da regalare a Thiago Motta un rinforzo importante a partire dai pali. Ma ovviamente non sarà l’unico: la società spera di potergli portare da Bologna almeno uno dei pupilli in rossoblu tra Roberto Calafiori per la difesa e Joshua Zirkzee in attacco. Oltre a Teun Koopmeiners per la trequarti che sarebbe un colpaccio più altri giocatori di contorno.
Di Gregorio-Juve, perché Giuntoli ci punta
Ma come mai la Juventus ha deciso di puntare su Di Gregorio per la porta? Il principale motivo è la carta di identità di Wojciech Szczęsny: ha 34 anni e per quanto rappresenti ancora una garanzia, bisogna pur sempre prepararsi al passaggio di consegne data l’età. Senza dimenticare poi anche la scadenza contrattuale del portriere polacco: il 2025, la stessa di Mattia Perin indiziato principale a far spazio al nuovo portiere.
Ma oltre questo c’è stata una specifica tecnica a convincere Giuntoli a puntare sul portiere brianzolo: è bravo coi piedi e sa avviare molto bene l’azione da dietro. Una caratteristica fondamentale per la nuova mentalità di Thiago Motta. Se poi ci si aggiunge che si è affermato come tra i migliori portieri della Serie A – ed è anche italiano ma non troppo dispendioso – ecco che il pacchetto è pronto: il prototipo del portiere ideale per questo nuovo corso.