VAR su Caicedo – E’ scoppiato il caos dopo l’arbitraggio di Irrati che in Lazio-Fiorentina. Non ha espulso Bastos per una brutta entrata su Ghezzal e ha concesso un rigore molto dubbio a Caicedo per presunto fallo di Dragowski. “Ma perché non è intervenuto il Var?” si sono chiesti in molti. L’episodio ha avuto uno sviluppo per il quale il protocollo non prevede l’intervento del Var.
News PROTOCOLLO FOLLE – Sul rigore di Caicedo, la discriminante sta tutta nel labiale catturato dalle telecamere del direttore di gara ravennate, “L’ha toccato, l’ha toccato”, nel descrivere lo scontro tra l’attaccante e Dragowski. Questo è l’elemento che impedisce al Var di entrare in causa. E segnalare come il calciatore della Lazio si lasci cadere ben prima di essere sbilanciato dal portiere polacco.
Se il Var era stato concepito per risolvere le situazioni dubbie ma con un evidente errore da parte dell’arbitro, perché esistono delle distinzioni sui casi da analizzare all’interno dell’area di rigore? Decisamente più colpevole è l’atteggiamento di Fabbri e Mazzoleni. Nelle circostanze che avrebbero potuto condurre alle espulsioni di Bastos, Radu e Parolo in casa Lazio. In particolare, i primi due sono stati puniti con un’ammonizione e in casi come questi il Var può e deve intervenire a fronte di un errore di valutazione.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 28 Giugno 2020 16:23