Pirlo addio Juve? Non c’è l’intenzione di cambiare e questo è il primo punto fermo dal quale è impossibile non ripartire. La Juventus, oggi come allora, è la stessa società che in estate decise di salutare senza rimpianti Maurizio Sarri e il suo piano di gioco a due tocchi per privilegiare la freschezza del progetto di Andrea Pirlo.
Sotto questo profilo non è cambiato nulla, visto che ai piani alti della sede della Continassa non c’è nessuno che abbia un’idea diversa dal passato: tutti restano fermamente convinti della bontà della scelta dell’ex regista al debutto assoluto su una panchina e al timone di una squadra ringiovanita pur senza rinnegare il fattore esperienza.
È per questo motivo che l’equazione più in voga a partire dal post derby non va data per scontata: sconfitta contro il Napoli domani sera allo Stadium = allontanamento di Pirlo appena otto mesi dopo la sua nomina. È una possibilità che non si deve escludere, ma l’automatismo è tutto tranne che una certezza.
Ieri, come ieri l’altro, è stato un giorno di lavoro al centro d’allenamento bianconero. Pirlo, in stretta collaborazione con il suo staff, ha fatto il suo, ma sul volto barbuto dell’allenatore non trasparivano i segni di un’ipotetica ansia da esonero. Perché nella Juve di solito non funziona così, a maggior ragione se si ha a che fare con un tecnico benvoluto dai giocatori e che solamente le malelingue descrivono come inascoltato o disatteso dal gruppo.
Non è vero e la società lo sa bene: ecco perché fin dai minuti successivi alla conclusione di Toro-Juve sabato sera, tutti si sono stretti attorno alla figura di Pirlo e hanno fatto quadrato blindando il bresciano. E nulla dovrebbe cambiare, almeno secondo le volontà che trapelano dalle segrete stanze della Continassa e confidando naturalmente in una decisa sterzata da parte dei campioni d’Italia in carica nel recupero contro i campani.
fonte: tuttosport.com
Questo post è stato pubblicato il 6 Aprile 2021 15:44