Pirlo rischia addio Juve – Così Andrea Pirlo rischia. Non è una sconfitta che può cambiare il destino di un allenatore della Juventus, ma il modo in cui è arrivata quella contro il Benevento apre una crepa nella fiducia del club.
Potrebbe essere un dettaglio insignificante se la squadra cambiasse rapidamente e definitivamente rotta nelle prossime dodici partite (11 di campionato e la finale di Coppa Italia), l’inizio della fine del rapporto se altre prestazioni così sconcertanti dovessero verificarsi da qui alla fine.
Detto che la linea del Piave, per Pirlo, resta il quarto posto, in questo momento c’è qualcosa di più della qualificazione alla prossima Champions League che verrà valutato per decidere il futuro del tecnico alla fine della stagione. Servono anche segnali di crescita mentale, agonistica e tecnica; qualcosa che possa fornire una rassicurante base sulla quale costruire la prossima stagione. E’ necessario, dunque, tutto quello che ieri la Juventus non ha mostrato.
Pirlo rischia addio Juve, ecco cosa sta succedendo
Spenta, lenta e disorganizzata, la squadra che contro il Benevento doveva iniziare la rincorsa all’Inter, rilanciata da Pirlo nella conferenza della vigilia, ha tenuto un atteggiamento molle, dando la brutta impressione di una ciurma allo sbando, con giocatori spaesati in posizioni sbagliate, senza la furia che avrebbe dovuto contraddistinguere una squadra lanciata all’inseguimento della capolista, senza l’umiltà che ha caratterizzato la mentalità di tutto il ciclo, senza l’unità del gruppo, che ha quasi sempre evitato figuracce come quella di ieri.
La sconfitta contro il Benevento è, ancora una volta, un problema con gravi risvolti mentali. E’ mancata la concentrazione e l’applicazione in campo. Per la terza volta nelle ultime otto partite un giocatore della Juventus ha effettuato l’assist per il gol avversario.
Era accaduto contro il Porto all’andata con il pasticcio Szczensy-Bentancur. Era accaduto contro la Lazio con l’assist di Kulusevski a Correa. E’ successo ieri con Arthur che, al 69’, ha sciaguratamente passato il pallone a Gaich.
fonte: tuttosport.com