Franck Ribery, a Tuttosport, parla così di Vlahovic. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com:
COME BUFFON – “Perché gioco ancora? Semplice: la passione, l’amore per questo sport. È la mia vita. E io, ancora oggi, sono felice al campo, mi sento bene con il mio corpo, con i compagni e so che posso trasmettere esperienza ai ragazzi più giovani. La mia carriera non è venuta per caso: è il frutto di tanti sacrifici abbinati alla gioia di giocare a calcio. Che tu lotti per vincere la Champions o per salvarti, parte tutto dalla fame e dalla passione che hai. Guardate anche Ibrahimovic o Buffon. Gigi gioca a Parma, ha 44 anni, si diverte e compie ancora parate super”.
SU LEWANDOWSKI – “Robert è uno che lavora molto e bene, ogni giorno. Dietro ai suoi tantissimi gol c’è talento, ma anche una straordinaria professionalità. È un robot, non a caso segnava molto con me e Robben in passato e continua a farlo tuttora senza di noi. È un campione e nel 2021 è stato il migliore: giusto assegnargli il Golden Player. Avrebbe meritato anche il Pallone d’Oro”.
SU VLAHOVIC – “Come Lewa? Sicuramente la forza e la mentalità. Vlahovic, come tutti i campioni, è un lavoratore. E soprattutto non ci sta mai a perdere e si arrabbia anche in allenamento se non vince. A me succede tuttora di infuriarmi se perdo la partitina. Non è un dettaglio, è lo spirito dei vincenti. Nuovo Lewandowski? Sì, a patto che continui a lavorare così, focalizzato ogni giorno sul volersi migliorare. Dusan è giovane, ma possiede grandi mezzi: deve abituarsi alle pressioni della Juventus, un top club in cui devi vincere ogni partita”.
CHIESA – “Uno come me? Uno proprio identico, no. Però devo ammettere che mi rivedo un po’ in Coman e in Chiesa, entrambi miei ex compagni. A Firenze mi accorsi immediatamente che Federico aveva qualcosa di diverso da tutti gli altri. Andava sempre ai 2000 all’ora, un po’ come facevo io alla sua età. Con il tempo si impara a gestirsi meglio in partita, ma è una crescita naturale: è successo così a me e sarà lo stesso per Federico. Intanto Chiesa alla Juventus ha avuto un impatto top e poi ha trascinato l’Italia alla conquista dell’Europeo. Peccato soltanto per l’infortunio ai legamenti di quest’anno”.