Sarri esonero, ecco perché ora rischia seriamente l’addio alla Juve

Sarri esoneroOra Maurizio Sarri rischia seriamente l’esonero. Magari non a stagione ancora in corso, per quanto la Juve difficilmente potrà permettersi di presentarsi alla Champions senza cambiare in caso di mancata vittoria dello scudetto. Rischia comunque concretamente in vista della prossima stagione. 

Sono bastate infatti le parentesi di Coppa Italia per far riaffiorare tutti i dubbi che la vittoria con l’Inter e tre mesi di lockdown avevano messo in un cassetto, un stravolgimento tale dell’agenda del calcio sembrava sufficiente per fare in modo che Sarri potesse riavvitare tutti i bulloni di una panchina traballante. Invece non è così, a un’estate senza precedenti dovranno seguire anche dei risultati, ammesso che possano bastare. 

Sarri esonero, ecco perchè ora rischia seriamente l’addio alla Juve

Tutto vero, Sarri rischia seriamente l’esonero ben prima che il suo contratto di tre anni (o due anni più uno secondo alcune voci di radiomercato) possa giungere al termine. Ecco perché.

AGNELLI NON VOLEVA CAMBIARE – Partendo dall’inizio e partendo dal vertice, è bene ricordare infatti come Andrea Agnelli in assenza di eredi di primissimo piano, avrebbe voluto confermare ancora Max Allegri. Ma alla Juve vige il potere di delega e la reale responsabilità dei dirigenti nei propri ambiti, di questo ha parlato durante la conferenza stampa di addio dello stesso Allegri: nel bene e nel male ci sono dei responsabili.

In quel caso, Fabio Paratici, anche più di Pavel Nedved, in prima linea a ritenere esaurito il ciclo Allegri, precedentemente confermato in mondovisione da Agnelli dopo Juventus-Ajax. E la scelta del successore alla fine è stata una soluzione di mezzo, al netto di dichiarazioni di fiducia totale, un compromesso tra profili che per un motivo o per l’altro non mettevano d’accordo tutti.

Forse anche per questo da parte di Sarri c’è sempre stata la necessità di ribadire il proprio valore, il proprio percorso, anche quando non era necessario: ultima situazione, la conferenza pre Napoli-Juve, quella delle otto promozioni (che poi dovrebbero essere sei) e della miglior media punti per un esordiente bianconero dal 1955 a oggi.

RONALDO LO HA SCARICATO – Anche Cristiano Ronaldo sembra averlo scaricato. Lo sguardo di CR7 non era lo stesso di sempre, le incomprensioni autunnali avevano lasciato spazio a una striscia di prestazioni e gol tali da metterle a tacere. Poi il lockdown, poi un Ronaldo ancora ingolfato. 

Fuori posizione contro il Milan, fuori partita contro il Napoli. E subito è arrivata la strike force familiare a far sentire la propria voce via social: la sorella attacca, la mamma mette like. “Mica può fare miracoli, come si fa a giocare così?”. Una storia già vista, un copione già letto. Più o meno era quello di Juve-Ajax…

ZERO TITOLI E ZERO GIOCO – Poi c’è nel complesso una squadra che non sembra seguirlo. Prima era il nuovo approccio difensivo. Che strada facendo ha lasciato spazio a un gioco che semplicemente non c’è. Non c’è più forse, considerando i segnali positivi di inizio stagione. O magari non c’è ancora, considerando le parole di senatori che sostengono come la mano di Sarri si vedrà la prossima stagione. Nel frattempo però bisogna arrivarci alla prossima stagione. 

Vincendo qualcosa, a questo punto rimangono solo scudetto e Champions, che poi sono i veri obiettivi. Da raggiungere in un contesto di grande tensione, con tanti giocatori al centro di dinamiche di mercato e evidentemente sfiduciati (da Rabiot a Pjanic, da Bernardeschi a Higuain), con infortuni che già rischiano di fare la differenza.

L’ultimo, paradossalmente, non ha un vice proprio a causa di Sarri: era tutto fatto per lo scambio Kurzawa-De Sciglio, solo per il bilancio si diceva, anche se un vice Alex Sandro mancava e manca tuttora. Lo ha bloccato Sarri, proprio dopo Napoli-Juve. Non è nemmeno fortunato, questo è sicuro.

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fonte: calciomercato.com

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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