Sarri intervista Juve Sampdoria – Maurizio Sarri, a Sky Sport, commenta Juve–Sampdoria e lo scudetto conquistato. Il primo della sua carriera.
CHE SAPORE HA – “Non potevo immaginarlo. Ha un sapore forte, particolare, vincere è difficile e questa squadra vince da tanti anni. Tutti gli anni diventa più difficile. Quando si dà qualcosa di scontato nello sport, è una delle più grandi bugie del mondo. E stare a questi livelli, per questo gruppo, non è stata una passeggiata. Anno faticoso, particolare, lunghissimo e durissimo. Venuti a capo con 2 giornate d’anticipo, grazie al gruppo. Trovare motivazione per andare avanti non è stato semplice”.
Sarri intervista Juve Sampdoria, le parole dopo la vittoria scudetto
VIA – “Perché sono andato via? Per paura della secchiata, pensavo fosse imminente la secchiata. Sono andato dentro ed è arrivata”.
DYBALA – “Dirlo ora è difficile. Sensazione è che un problema muscolare ci sia”.
SOCIETA’ – “Cristiano, Dybala… fanno sicuramente la differenza, lo scudetto è merito loro in grande parte. Ma la società è la costante, il presidente è un personaggio che ti sta vicino nelle sconfitte soprattutto. Abbiamo dirigenti presenti a tutti gli allenamenti, con cui ti puoi confrontare, scambiare idee, la gestione dei ragazzi. Qui la società è parte fondamentale’.
ORGANIZZAZIONE – “Credo sia una società tra le top europee, per tutto. Da quel punto di vista non potevo aspettarmi di meglio. Uno poi arriva in un ambiente nuovo e deve capire il modo di pensare della società e del gruppo di giocatori. Bisogna entrare in punta di piedi e cambiare quello che ti piace di meno. Ma deve essere un percorso lungo, non puoi arrivare in una società che vince e imporre il cambiamento di tante cose. Sarebbe poco intelligente”.
DIFFICOLTA’ – “La più grossa? Le difficoltà di carattere tattico, come far convivere certi giocatori con le loro caratteristiche, che sono la loro forza. Cercare poi di farli giocare insieme, che non era scontato come si è visto negli anni scorsi. Il motivo? Alla fine Dybala-Ronaldo spesso insieme, ma non sempre. Due giocatori particolari con caratteristiche incredibili, fuoriclasse assoluti, ma non semplici da far convivere. Fatto un percorso e alla lunga ce l’abbiamo fatta”.
PROGETTO – “Diciamo che prima del lockdown, nell’ultima settimana, abbiamo dato una sensazione di ordine e solidità poi persa di nuovo. Discorso complicato, ho visto che è successo a tantissime squadre. Tante hanno squadre allungate, perdono le partite, c’erano componenti fisiche e mentali che portavano a questo. Non è stato semplice, è una squadra che se ha più ordine e tranquillità, ha ancora margini di miglioramento”.
COMPRENSIONE – “Mistificazione. In ogni spogliatoio c’è un momento di discussione e confronto per trovare punti in comune… penso che sia qualcosa di normale, è successo ogni anno avere scambi di opinione, cercare miglioramenti. Per me è stato normale, ma credo lo sia stato in tutte le collaborazioni: è un momento da affrontare, più a viso aperto s’affronta più problemi si risolvono”.
CHAMPIONS – “Farei a meno di pensarci stasera. Almeno una notte di serenità vorrei passarla, anche i ragazzi. Ora arriva il bello e il difficile. Vediamo come ci arriviamo, come dissi subito post lockdown, ci sono squadre che ci arrivano con una partita, noi con tutte queste. Abbiamo lasciato qualcuno per strada, speriamo di non aver lasciato Paulo stasera… è un torneo che non può avere previsioni, ogni squadra ha una storia particolare. C’è chi ha giocato 1 mese fa e poi sono andati in vacanza. Noi giochiamo 5 giorni prima. Ogni squadra ha una storia unica. Importantissimo è superare il Lione. Ho la sensazione che poi a Lisbona possa succedere di tutto”.
SE AVETE VINTO CON ME… – “Ho detto ai ragazzi ‘se avete vinto con me, siete forti’. Perché non ho vinto niente”.
PRIMO GIORNO – “All’inizio vedi i campioni, i fuoriclasse. A fine anno vedi i ragazzi, piano piano ti affezioni sempre di più ai giocatori che hai per le mani. E’ cambiato quello nel rapporto, il primo giorno era strettamente professionale. Uno entra nello spogliatoio e vede tanti fuoriclasse, uno entra adesso nello spogliatoio e vedi ragazzi a posto”.
fonte: ilbianconero.com