Scontri in Lega diritti tv – La questione diritti tv tiene banco. La Lega Serie A nella giornata di ieri ha rinviato il voto, non senza problemi. Settimane di stallo che proseguono e un nuovo rinvio di cui discutere: la partita dei diritti tv è ancora aperta e l’ingresso dei fondi di private equity per l’assegnazione dei diritti tv del prossimo triennio è possibile.
Le cifre e i progetti di Dazn hanno convinto la quasi totalità dei club ad abbracciare la svolta storica di traslocare il campionato italiano sulla piattaforma streaming, ma solo metà delle società erano a favore di un’immediata aggiudicazione dei diritti: società tra cui Juventus, Milan, Inter e Lazio, che hanno spinto invano per accettare subito l’offerta di Dazn che ha messo sul piatto 840 milioni di euro.
Scontri in Lega diritti tv, la situazione con le squadre
Garanzia di un servizio di successo che spinge per il futuro e come le principali major vuole andare su «ott» abbandonando le tv tradizionali. Le altre società, però, hanno temporeggiato e così tutto è fermo.
Come scrive il Corriere della Sera, la volontà di questi club è quella di sbloccare prima la partita dei fondi, improvvisamente sospesa: “a ostacolare l’ingresso dei fondi nella media company – si legge – è intervenuta la sorprendente retromarcia del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che dopo aver invocato una nuova governance, ora, più allettato dalla prospettiva di partecipare alla Superlega, è diventato il principale alleato di Claudio Lotito”. Tensioni e attese, che porta anche alle mani… tra Enrico Preziosi, presidente del Genoa, e Stefano Campoccia, vice dell’Udinese.
fonte: ilbianconero.com