Un Rugani diverso, che sembra quasi quello che ha fatto innamorare la Juve. E’ la sensazione che ha dato il centrale bianconero nelle ultime uscite, arrivate a seguito della forte emergenza. E anche la Gazzetta dello Sport lo esalta:
“Nel vederlo allo Stadium, elegante e sicuro, non sembrava uno che gioca una volta al mese, quando va bene. O se l’emergenza è totale. Non sembrava la promessa di un radioso futuro finito nel dimenticatoio di una panchina fredda. Sembrava quel Daniele Rugani ventenne, gonfio di talento, appena sbarcato nel pianeta della Serie A con l’Empoli. Che giocò sempre titolare senza mai essere sostituito e senza prendere un cartellino uno. Quel Daniele che fece innamorare la Juventus”.
“Sì, contro la Roma in Coppa Italia sembrava quel Rugani là: buone uscite, grandi interventi (come quello su Kalinic), eleganza. Un piccola sbavatura su Florenzi, ok, più che perdonata per la ruggine che sta accumulando in panchina. Ma insomma un bel 6,5 in pagella e l’impressione di una classe ritrovata”. Un fatto sempre più frequente, che vale per le volte in cui lo abbiamo visto in campo. Forse grazie a Maurizio Sarri.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 23 Gennaio 2020 16:41