Non ci sono solo Gonzalo Higuain, Miralem Pjanic e Sami Khedira a guidare l’esercito dei calciatori in fuga dal coronavirus. La notizia della partenza dei tre bianconeri (dopo quella di Cristiano Ronaldo a inizio mese) ha destato perplessità e causato molte polemiche. Ma i calciatori della Juve non sono gli unici. Da Parigi, ad esempio, se ne sono andati Neymar, Thiago Silva e Cavani. Ognuno rientrato nel suo paese di origine. I primi due in Brasile e l’ex attaccante del Napoli a Montevideo.
“In Francia non c’è più cibo nei supermercati e in Brasile abbiamo la piscina”, ha spiegato, non senza creare imbarazzo, la moglie dell’ex difensore del Milan Thiago Silva. Neymar è invece tornato a casa con il proprio staff di fisioterapisti e coach, il programma del club è ferreo, scrive La Gazzetta dello Sport: 8’ di riscaldamento, 10 di pesi, 40 di lavoro cardiovascolare, 5 di sprint, 5 di stretching.
JOVIC – Ha fatto decisamente più rumore la fuga di Luka Jovic, attaccante del Real Madrid, in Serbia. Per festeggiare il compleanno della fidanzata. Anche il Real, come la Juve, era in isolamento dopo che uno dei tesserati (un giocatore di basket che si allena a Valdebebas) era risultato positivo. Dopo che si è saputa la notizia l’attaccante del Real si è scusato su Instagram:
“Ho fatto il tampone in Spagna ed è risultato negativo. Perciò, in accordo con il Real, ho deciso di fare ritorno in Serbia per stare vicino alla mia famiglia e alla mia gente. Quando sono arrivato a casa mi sono sottoposto nuovamente al test, ancora una volta negativo. Qui ci sono regole diverse dalla Spagna, mi spiace se ho messo in pericolo qualcuno”. L’attaccante delle Merengues è stato anche denunciato dalle autorità del suo paese, proprio come Nikola Ninkovic dell’Ascoli, anche lui rientrato in patria dall’Italia.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 20 Marzo 2020 12:53