Ziliani: “Se La Juve vende Vlahovic, sapete a chi vanno i soldi?”

Il giornalista del Fatto Quotidiano Paolo Ziliani, attraverso Twitter ha fatto i conti in tasca alla Juventus in caso di cessione di Dusan Vlahovic:

Ziliani sulla cessione di Vlahovic

Se Vlahovic andrà a Londra, i soldi del Chelsea finiranno dritti nelle casse della Fiorentina.

Nessuno lo dice, ma il conguaglio che la Juventus pretende dai blues nell’operazione Vlahovic-Lukaku servirà solo per il pagamento della terza tranche del centravanti serbo ancora dovuta a Commisso.

Alzi la mano chi non comincia a essere stufo: da più di un mese, sui quotidiani sportivi e nelle pagine sportive dei quotidiani generalisti, non si parla d’altro che dell’operazione Vlahovic-Lukaku tra Juventus e Chelsea.

Passati i giorni del racconto del tradimento del centravanti belga in casa Inter, col club che lo cerca e lui che non risponde, ora siamo piombati in pieno Giorno della Marmotta, ogni mattina si ricomincia da capo.

Allegri vuole Lukaku ma per averlo la Juventus deve liberarsi di Vlahovic; il Chelsea per Vlahovic non stravede, ma si è fatto male Nkunku e il serbo potrebbe tornare utile.

Il Chelsea però non fa le coppe, esattamente come la Juventus, Vlahovic sperava in qualcosa di meglio, in un club tipo Bayern; e comunque Vlahovic è più giovane di Lukaku, ci sono sette anni di differenza, e la Juventus pretende quindi dal Chelsea 35-40 milioni di conguaglio.

Ma 40 sono troppi, fa sapere il Chelsea, massimo arriviamo a 30. E domani ancora. E dopodomani ancora. Ricomincio da capo.

Avete presente il film? Ebbene. Nessuno sa come si concluderà la telenovela, se l’operazione andrà in porto oppure no.

Di sicuro, c’è un particolare di cui nessuno parla e che sarebbe il caso di evidenziare e rendere noto.

E cioè che i soldi che la Juventus riceverebbe dal Chelsea finirebbero direttamente nel portafogli di Commisso, il presidente della Fiorentina che nel gennaio dello scorso anno cedette Vlahovic alla Juventus per 70 milioni più 10 di bonus, vale a dire 80 milioni.

Madama ne sborsò poi 11,6 di oneri accessori, ossia la commissione agli agenti del giocatore, più il contributo di solidarietà previsto dalle regole UEFA. In tutto un’operazione – a dir poco folle – da 95 milioni, stipendio del centravanti a parte (e parliamo di 7,5 milioni netti, quasi il doppio al lordo).

Come dicevo, i soldi del Chelsea finirebbero a stretto giro di posta a Firenze perchè i 70 milioni più i 10 di bonus messi a contratto al momento dell’acquisto di Vlahovic prevedevano un pagamento in tre anni: la prima rata è stata sborsata subito, nella seconda metà della stagione 2021-22; la seconda rata è stata corrisposta nella stagione scorsa, la 2022-23; e la terza, per l’appunto, va pagata oggi, al via della stagione 2023-24.

Per l’esattezza la Juventus deve alla Fiorentina una cifra di poco inferiore ai 27 milioni; in più, in base ad accordi presi col giocatore al momento della firma, quest’anno l’ingaggio di Vlahovic passa da 7,5 milioni netti a 12 netti (quasi il doppio al lordo, e non è una battuta). Per capirci, Vlahovic costa oggi alla Juventus un occhio della testa.

non siamo ai livelli di Cristiano Ronaldo ma poco ci manca.

E insomma: sarà anche vero che alla Continassa sono tutti in attesa di vedere arrivare Lukaku, ma più che tutto non vedono l’ora di veder partire Vlahovic.

Per questo alla fine andranno bene anche solo 25-30 milioni: serviranno almeno per allentare il cappio al collo di Madama e darle un minimo di respiro.

Ma proprio minimo, visto che a febbraio ci sarà il problema di restituire ai sottoscrittori i 175 milioni più maxi-interessi del bond-Ronaldo quinquennale, a cedola fissa, emesso nel febbraio 2019.

Un bagno di sangue che forse costringerà Exor a intervenire con un ennesimo, non previsto, sgradito aumento di capitale.

Così stanno le cose. Riassumendo: se Vlahovic se ne andrà dalla Juventus per andare a Londra, i soldi del Chelsea finiranno nelle casse della Fiorentina; se Vlahovic resterà a Torino, per il club bianconero sarà un giorno di lutto. mantenerlo in rosa è diventato impossibile.

E poiché il discorso vale anche, sia pure in proporzioni ridotte, per Federico Chiesa, il messaggio che parte dalla Continassa è chiaro: Houston, abbiamo un problema.

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Roberto Ferrero
Roberto Ferrerohttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Ho la fortuna di seguire il calcio per lavoro ma è la mia più grande passione. La mentalità sportiva con la quale sono cresciuto mi facilita il compito di giornalista imparziale. La mia seconda passione sono i motori. Leggo, studio e seguo corsi di aggiornamenti per giornalisti e tecnici dell'informazione.

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